Nonostante oggigiorno si sia alla ricerca continua e costante del miglioramento del proprio fisico, la zona che rimane sempre maggiormente esposta anche alla interazioni umane è il viso. A qualsiasi età si trovi un individuo, lo sguardo è uno di quegli elementi che rivela parte del proprio carattere, dell’età e del benessere fisico, ma non sempre rispecchia fedelmente tutti questi fattori. Vi sono casi in cui ragazzi al di sotto dei 30 anni si interfacciano con la problematica delle borse adipose o delle palpebre cadenti semplicemente per genetica, quando in realtà si tende a ricorrere all’intervento chirurgico dai 35 anni in su.
In ogni caso è importante riuscire a ridurre i segni dell’invecchiamento per poter evitare di subire problemi psicologici che si sviluppano naturalmente nella mente del soggetto che presenta questo inestetismo, e che si possono evitare con un’operazione di neanche 30 minuti: la blefaroplastica.
Blefaroplastica: prima e dopo l’intervento
Scorri con il cursore e scopri gli effetti dell’intervento di blefaroplastica del dott. Arturo Amoroso
Perché sottoporsi alla blefaroplastica
L’intervento della blefaroplastica, conosciuto anche come chirurgia estetica delle palpebre, è un’operazione che viene eseguita quando il soggetto presenta un eccesso di tessuto adiposo collocato nelle palpebre superiori o in quelle inferiori, donando un aspetto poco estetico alla complessità del viso e più in particolare allo sguardo. Quando si ha un eccesso di questo tessuto nella parte superiore dell’occhio, la palpebra tende a cadere e ad oscurare la vista del soggetto, diventando non solo un problema estetico, ma anche funzionale, mentre quando si presenta nella parte inferiore si vanno a creare le antiestetiche borse adipose.
Le motivazioni per le quali ci si interfaccia con la caduta dei tessuti in questa zona sono prettamente legate al naturale invecchiamento della pelle, che la rende sempre meno elastica, nutrita e tonica. Ad aggiungersi al normale progredire del tempo si aggiungono elementi come un’alimentazione poco equilibrata ed uno stile di vita poco sano, dato per esempio dall’utilizzo di sostanze alcoliche o dal fumo.
Inoltre, è necessario tenere in considerazione che anche le condizioni genetiche del soggetto svolgono un ruolo importante per quanto riguarda la comparsa di questo inestetismo, che può presentarsi anche in età non del tutto avanzate. In ogni caso, sia che il tessuto adiposo sia eccessivo nella parte superiore od inferiore dell’occhio, l’unico intervento in grado di soluzionare questo problema è la blefaroplastica, l’intervento chirurgico che ad oggi ha fatto ritrovare sicurezza ed esteticità a milioni di persone.
Blefaroplastica, le generalità dell’intervento
Ancora prima di parlare dell’intervento vero e proprio, è necessario sottolineare l’importanza di un appuntamento conoscitivo con il Dott.Amoroso, in quanto ogni soggetto presenta una situazione specifica, che potrebbe comprendere anche la riduzione delle rughe nella zona circostante. Come per la maggior parte degli interventi, anche quello della blefaroplastica presenta alcune richieste per il soggetto nel periodo mediatamente precedente all’operazione, come per esempio evitare farmaci anticoagulanti e contraccettivi orali.
Innanzitutto, la blefaroplastica può essere praticata sulla palpebra superiore, inferiore o su entrambe, prendendo in nome di blefaroplastica completa. In ogni caso, il procedimento dell’intervento avviene in modi molto diversi per le due parti, poiché per quanto riguarda la blefaroplastica inferiore il chirurgo non effettuerà nessuna incisione, ma si limiterà a procedere dall’interno attuando un rovesciamento che evita la presenza di qualsiasi segno o cicatrice. Nel caso invece in cui fosse necessario ridurre il tessuto adiposo, si dovrà procedere con l’incisione esattamente come per le palpebre. Il chirurgo dunque, in entrambi i casi, andrà a separare il tessuto adiposo da quello cutaneo e muscolare, andandolo ad isolare per la sua successiva rimozione.
Durante l’operazione, che ha una durata massima di circa mezz’ora, il tipo di anestesia che viene applicato al paziente è locale, con una serie di iniezioni nella zona perioculare e che potrebbero causare un leggero senso di fastidio. Per quanto riguarda l’effetto estetico finale, il risultato è garantito dal fatto che le incisioni verranno applicate esattamente laddove vi sono le pieghe naturali dell’occhio, evitando cicatrici visibili.
Il post-operatorio
Trattandosi di un’operazione chirurgica a tutti gli effetti, il periodo del post operatorio risulta essere piuttosto fastidioso, specialmente per la zona di cui si sta parlando. Al termine dell’intervento il paziente presenterà un leggero fastidio alla vista, in alcuni casi è necessario coprire l’area operata con dei cerotti, anche se nella maggior parte dei casi gli occhi non vengono bendati, ed il paziente ha quindi la possibilità di vedere.
Per il trattamento della prima settimana successiva all’intervento, al paziente viene prescritto il collirio e l’antibiotico da utilizzare con il fine di aiutare la guarigione delle cicatrici e di prevenire qualsiasi tipo di infezione. Inizialmente, sopratutto per quanto riguarda la blefaroplastica delle palpebre, è possibile riscontrare una sensazione di anomalia nel chiudere l’occhio, in quanto non si dispone più della stessa quantità di tessuto cutaneo; la sensazione comunque, tende a svanire nel giro dei primi due giorni.
Infine, trattandosi di un’operazione e non di un trattamento estetico, i risultati sono duraturi e permanenti, senza necessità di sottoporsi ad ulteriori interventi.
Durata del trattamento
- Tempo dell'intervento1 Ora.
- AnestesiaLocale
- Ritorno a Lavoro7 Giorni
- RisultatoPermanente