Chirurgia plastica addominali
Oggigiorno si è sempre più alla ricerca di una forma armoniosa e bilanciata del proprio fisico. Una delle parti più critiche da cui poter ottenere miglioramenti evidenti è sicuramente quella dell’addome. Molte volte infatti, nonostante si implementi uno stile alimentare equilibrato, unito all’attività fisica, i risultati sembrano non arrivare. Questo è dovuto a diversi fattori, come l’età, il sesso, la menopausa, la percentuale di sedentarietà e la dieta.
Per queste ragioni, quando si ha la sensazione di fare continui sforzi senza ottenere risultati soddisfacenti, ci si avvicina alla chirurgia plastica. A differenza di quel che si potrebbe pensare infatti, esiste un trattamento, molto diffuso, che consente il modellamento della zona addominale: l’addominoplastica. Questo intervento non prevede solamente la riduzione del volume della parte interessata, bensì ottenere un addome piatto e naturale.
Oltre all’addominoplastica, vi è anche un altro intervento che potrebbe essere considerato una valida opzione. Si tratta della modifica del six-pack, una pratica che si sta diffondendo a macchia d’olio tra i personaggi dello spettacolo. Molti Vip infatti, desiderano modificare l’estetica dei propri muscoli per definire il proprio fisico. Le differenze tra una persona che ha subito l’intervento al six-pack ed una che si allena regolarmente in palestra infatti, sono molto difficili da trovare.
L’intervento al six-pack viene eseguito da un medico chirurgo, il quale valuta la condizione del paziente durante il primo appuntamento; questo infatti, viene definito “conoscitivo”. Dopo un’accurata analisi, si potrà passare alla parte pratica. Le sedute hanno una durata che varia dalle 3 alle 6 ore, in base al risultato che si desidera ottenere. L’intervento, possiamo affermare sia minimamente invasivo, in quanto vengono utilizzati degli ultrasuoni che esporteranno solo la parte di adipe interessata.
Tuttavia, l’intervento al six-pack si differenza dalla liposuzione poiché quest’ultima non scolpisce i muscoli addominali. Il risultato quindi, è un dimagrimento locale, ma senza la modifica dei muscoli esistenti. Per quanto riguarda l’intervento del six-pack invece, l’obiettivo è quello di donare un’estetica paragonabile a quella che si otterrebbe facendo sei mesi di allenamento intenso. Questo intervento infatti, è molto richiesto sia dalle donne che dagli uomini, in quanto totalmente personalizzabile.
Il post-operatorio
Trattandosi di ultrasuoni, anche la fase di post-operatorio risulta piuttosto ridotta. Il ritorno alla vita quotidiana avviene nel giro di pochi giorni, ed i risultati saranno visibili sin da subito. Tuttavia, affinché gli obiettivi raggiunti possano mantenersi del tempo, è fondamentale che il paziente stabilisca delle abitudini alimentari sane.
Nel periodo post-intervento infatti, è altamente sconsigliato esporsi ad una dieta che possa compromettere il risultato ottenuto. Infine, è raccomandabile indossare una fascia compressiva nel corso delle prime settimane, oltre a qualche sessione di drenaggio linfatico. In questo modo si eviterà di infiammare la zona trattata, oltre a ridurre le possibilità di riscontrare infezioni.
Addominoplastica: cos’è e quante tipologie esistono
Questo intervento di chirurgia plastica viene effettuato nei casi in cui l’addome presenti un’elevata percentuale di massa adiposa, associata ad un possibile rilassamento della parete muscolare. I casi più diffusi che presentano questa situazione sono le donne che hanno avuto più di una gravidanza ed i soggetti affetti da obesità. Quando si perde molto peso infatti, è del tutto normale che la pelle tenda a cedere, creando un effetto antiestetico.
Ad ogni modo, possiamo affermare che questo intervento venga svolto in maniera primaria dagli uomini, ma vi è anche una percentuale piuttosto consistente di donne che si avvicina a quest’operazione. Sostanzialmente possiamo dire che esistono tre tipi di addominoplastica, i cui intenti sono molto diversi:
- La mini addominoplastica è l’intervento più ridotto, che interessa il miglioramento della zona compresa tra l’ombelico e la zona pubica;
- L’addominoplastica completa interessa tutta la parte anteriore dell’addome, caratterizzata, solitamente, anche da un cedimento muscolare. In questo caso è doveroso associare una plastica dei muscoli dell’addome;
- L’addominoplastica circonferenziale invece, è l’intervento più impegnativo. Questo consente il modellamento sia della parte anteriore, sia della parte posteriore, con un’incisione che sarà quindi di 360°.
Qualunque sia la situazione presentata dal paziente quindi, è possibile intervenire nel modo più idoneo ed efficace. Inoltre, in alcuni casi è possibile che venga abbinata anche la lipoaspirazione, per eliminare gli accumuli di grasso in eccesso.
Come si svolge l’addominoplastica
Ancora prima di iniziare a parlare dell’intervento vero e proprio, riteniamo doveroso sottolineare l’importanza di un appuntamento conoscitivo con il dottore. Durante il primo incontro infatti, si ha la possibilità di valutare attentamente la situazione del paziente, tenendo in considerazione il tipo di pelle, le smagliature e, infine, la presenza di accumuli adiposi simmetrici o asimmetrici. Dopo i dovuti accertamenti, sarà possibile stabilire quale sia il tipo di addominoplastica più idoneo per il paziente.
Ad ogni modo, qualsiasi tipologia di intervento, prevede l’anestesia generale. Tuttavia, nel caso delle mini addominoplastiche, dalla durata di circa 60 minuti, è possibile che l’operazione venga effettuata in day hospital, in quanto meno invasive delle altre due tipologie. Per quanto riguarda l’addominoplastica completa, il tempo previsto per l’operazione è di circa due ore, ed è quindi necessaria una notte di degenza.
Infine, nel caso dell’addominoplastica circonferenziale, l’intervento si svolgerà nel corso di quattro ore, in quanto più esteso e complesso. In questo caso, le notti di degenza potrebbero essere due. Ad ogni modo, il processo mediante il quale vengono effettuate tutte e tre le tipologie, possiamo dire sia molto simile. Ciò che le diversifica infatti, è l’ampiezza della zona trattata:
- Mini addominoplastica: incisione nella regione pubica per un’estensione pari a quella del pube;
- Addominoplastica completa: incisione che coinvolge tutta la parte anteriore dell’addome;
- Addominoplastica circonferenziale: incisione che coinvolge sia la parte anteriore dell’addome, sia quella posteriore della schiena.
Quest’ultimo intervento è previsto solamente nei soggetti affetti da obesità, mentre per qualsiasi altra circostanza vengono tendenzialmente effettuate le altre due operazioni. In tutti e tre i casi le cicatrici saranno visibili, per quanto sottili, ma saranno nascoste dagli slip o dai boxer.
Post-intervento
La fase successiva all’operazione varia in base al tipo di intervento effettuato. Nel caso della mini addominoplastica, si potrà sentire qualche fastidio relativo alla zona trattata, mentre negli altri due, i dolori saranno trattati con antidolorifici specifici. Ad ogni modo, verrà effettuato un bendaggio che dovrà essere sostituito in base alle indicazioni fornite dal medico.
Al termine dell’operazione sarà necessario stare a riposo per almeno 48 ore, e solo quando i dolori saranno scomparsi, si potrà ricominciare ad effettuare qualche blando movimento. Le normali attività invece, potranno essere riprese a distanza di un mese dall’operazione, compresa l’attività fisica. Per quanto riguarda i risultati, questi saranno visibili nel giro di 2-3 mesi, e potranno essere protratti nel tempo con l’abbinamento di un’alimentazione equilibrata.
Infine, l’addominoplastica può essere svolta a qualsiasi età, purché le valutazioni del medico ne consentano la pratica. In alcuni casi infatti, anche qualora non vi fossero problematiche evidenti o gravi, è possibile donare un aspetto migliore al proprio addome.
Fissa un appuntamento con il dottore
Puoi contattare il dottore con il metodo che preferisci, se desideri fare una domanda puoi utilizzare whatsapp o messenger. Lo Staff del Dott. Arturo Amoroso sarà lieto di ricontattarla per fissare un appuntamento o per rispondere alle domande in merito agli interventi.