Inserimento protesi petto uomo
Il petto è una zona del corpo a cui gli uomini -e le donne- danno molta importanza. Nel momento in cui la forma, la dimensione o il volume dei pettorali non è soddisfacente, è possibile ricorrere all’intervento di chirurgia estetica. Esattamente come le donne si sottopongono alla mastoplastica, anche gli uomini hanno la possibilità di migliorare l’estetica del petto.
Questa soluzione è la risposta concreta sia a coloro che si dedicano al bodybuilding, sia a chi è affetto da un inestetismo e difetti causati da alcune patologie. Nella guida di oggi scopriremo più da vicino di che cosa si tratta, come viene svolto l’intervento, quali sono i risultati a cui si può ambire e tutto ciò che riguarda la fase del post-operatorio.
Protesi al petto e Inestetismi
Come dicevamo, questo intervento è una risposta concreta per gli uomini affetti da alcuni inestetismi congeniti. In particolare, nella maggior parte dei casi, l’inserimento delle protesi nei pettorali si esegue a fronte della Sindrome di Poland. Si tratta di un’anomalia caratterizzata dall’assenza -parziale o totale- del muscolo del grande pettorale.
L’inestetismo si presenta sempre su un solo lato del torace, rendendo evidente la differenza tra i due pettorali. Questa sindrome diventa molto evidente agli occhi del soggetto quando comincia ad allenarsi. Nel momento in cui si inizia a praticare sport, in particolare con l’utilizzo dei sovraccarichi-, si ha la possibilità di notare la risposta muscolare del petto.
Se è solamente uno dei due pettorali ad aumentare il volume e la dimensione, allora siamo in presenza della Sindrome di Poland. Nel caso in cui fossero entrambi i pettorali a non rispondere adeguatamente agli sforzi fisici effettuati, allora è possibile che si tratti di un caso di ipotrofia.
Quest’ultima è una condizione muscolare che vede la riduzione del volume del tessuto muscolare, che affligge l’estetica del torace. In entrambi questi casi, l’intervento chirurgico con l’inserimento delle protesi permette di donare armonia, uguaglianza e volume al petto.
Protesi al petto: Qualche considerazione importante
Questo intervento chirurgico, a differenza di quello che si pensa, consente di aumentare il volume del petto, ma non di modificarne la forma. Di conseguenza, anche nel caso di coloro che praticano il bodybuilding, l’effetto ottenibile è relativo solo al volume del petto. In altre parole, la tanto desiderata forma quadrangolare del pettorale, non è ottenibile con l’inserimento delle protesi.
Questo perché, sia nel caso dell’ipotrofia che nella Sindrome di Poland, il tessuto muscolare è assente o poco sviluppato. Ciò significa che il risultato finale è tanto più soddisfacente quanto più è presente la massa muscolare. Ecco perché, ricorrere all’inserimento delle protesi per “pigrizia”, non è una buona soluzione. Se non si è affetti da problematiche congenite, l’allenamento ipertrofico del muscolo è la scelta migliore a cui affidarsi.
Protesi al petto: Gli impianti
Ad oggi esistono due tipologie di protesi che possono essere utilizzate per questo intervento: quelle su misura realizzate mediante calchi gessati o le protesi normali in silicone. Tuttavia, nella maggior parte dei casi vengono utilizzate le seconde, che ben rispondono alle esigenze dell’operazione.
Nel corso degli anni infatti, gli impianti hanno subito dei miglioramenti notevoli, adattandosi perfettamente al pettorale. L’immissione delle protesi in silicone non reca alcuna limitazione nei movimenti, neanche per coloro che eseguono esercizi di pesistica. I bilancieri possono venire a contatto con il torace senza alcun rischio di danneggiamento. Questo perché, le protesi, rimangono ben salde alla struttura ossea e muscolare.
Intervento e post-operazione
L’inserimento delle protesi nei pettorali avviene in modo molto simile a quello della mastoplastica femminile. L’incisione però, dal momento che le protesi sono leggermente più rigide, sarà di 4-5 cm più lunga. L’operazione viene eseguita in day-hospital con l’anestesia generale, di modo che il paziente non possa patire alcun dolore o fastidio. Al termine dell’intervento il medico procederà a coprire il torace con una guaina protettiva, che dovrà essere indossata anche nei giorni a venire.
Il dolore dato dall’inserimento delle protesi tende ad evidenziarsi soprattutto nei 4 giorni successivi all’operazione. Ecco perché sarà opportuno affiancare una terapia analgesica. Circa dopo una settimana dall’operazione il paziente dovrà effettuare una seduta di controllo, durante la quale verranno anche rimossi i cerotti applicati in precedenza.
Per quanto riguarda le cicatrici, queste saranno piccole e molto poco visibili. L’incisione infatti, avviene nella zona sotto-ascellare, che è raramente visibile. Inoltre, le cicatrici si confonderanno con le pieghe della pelle, risultando così ancora meno percepibili. In un primo momento sarà opportuno restare a riposo, sia per il fastidio percepito, sia per evitare di compromettere la riuscita dell’intervento.
Dopo circa 20 giorni si potrà iniziare ad effettuare una leggera attività fisica nella parte inferiore del corpo, mentre per gli sforzi relativi alla zona del torace è opportuno attendere due mesi dalla data dell’operazione. Infine, un’ulteriore visita di controllo sarà richiesta dopo uno o tre mesi.
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