Aumento dei polpacci
Quando si parla di bellezza estetica degli arti inferiori, raramente si tengono in considerazione i polpacci. Tuttavia, la totalità dell’armonia di un fisico è data dall’equilibrio tra tutte le parti che lo costituiscono. Le dimensioni dei polpacci quindi, non devono assolutamente essere sottovalutate. Se la sana alimentazione e lo svolgimento regolare di attività fisica sono metodi molto efficaci per modellare una parte del corpo, per i polpacci non vale lo stesso discorso.
Questo muscolo infatti, è piuttosto particolare, e difficile da migliorare. Inoltre, uno sviluppo insufficiente del polpaccio potrebbe essere dovuto ad alcuni traumi subiti durante l’infanzia, o a seguito di alcune malformazioni fisiche. Per ritrovare la serenità di esporre le proprie gambe, è possibile sottoporsi a due interventi di chirurgia estetica, entrambi molto validi ed efficaci.
Come aumentare i polpacci con la chirurgia estetica
Come anticipato, abbiamo due possibili soluzioni a cui poterci affidare per aumentare la dimensione di questo muscolo. La prima prevede l’inserimento di protesi in gel, mentre la seconda opzione è il lipofilling. Come è possibile intuire, entrambi questi trattamenti si prestano unicamente all’aumento dei polpacci, e non alla diminuzione.
Ad ogni modo, il primo passo da compiere è quello di prenotare un appuntamento conoscitivo con il chirurgo plastico. In questo modo potrà essere valutato lo stato di salute del paziente, la forma e la dimensione dei polpacci, lo spessore della cute ed i risultati che si desiderano ottenere. Infine, durante questo primo incontro verrà stabilito l’intervento più opportuno a cui il paziente dovrà sottoporsi.
Protesi ai polpacci
Questo intervento possiamo dire sia quello più diffuso e praticato per aumentare la dimensione dei polpacci. La modifica infatti, avviene in modo evidente e stabile. Le protesi utilizzate sono composte da un gel di silicone, che non ha nulla a che vedere con quello delle protesi mammarie. Le dimensioni e le forme delle protesi sono piuttosto diverse, in quanto devono consentire una correzione a molteplici fisicità.
Per quanto riguarda l’intervento, questo può essere eseguito sia in day-hospital, sia trascorrendo la prima notte in clinica. La scelta possiamo dire dipenda primariamente dall’utilizzo dell’anestesia locale o generale, discussa durante il primo incontro. L’inserimento delle protesi può essere mediale o laterale, in base al risultato che si sta perseguendo.
Già nei giorni successivi all’operazione sarà possibile notare un contorno più definito, oltre che un aumento significativo del volume. La durata dell’intervento è di circa 40 minuti, al termine dei quali verrà applicata una garza compressiva. Quest’ultima consentirà di ridurre al minimo lo sviluppo di gonfiori o ematomi.
Lipofilling
Anche questa tipologia di intervento è molto soddisfacente in termini di risultati ottenibili. Nella maggior parte dei casi però, il lipofilling si dimostra la soluzione ottimale per le donne. A differenza dell’intervento sopra descritto, in questo caso, il materiale utilizzato è il tessuto adiposo. Le zone dalle quali viene aspirato devono presentarne una percentuale piuttosto elevata.
Solitamente, l’eccesso di adipe viene trattato sulle ginocchia e nell’interno coscia; in questo modo si ottiene una silhouette più omogenea di tutta la gamba. L’intervento viene solitamente svolto in anestesia spinale o locale, e nella maggior parte dei casi in day-hospital.
Per quanto riguarda i risultati, questi sono molto soddisfacenti, anche se vi è un aspetto da tenere in considerazione. Nel corso del tempo è possibile che si verifichi un riassorbimento dell’adipe trasferito, causato dal naturale movimento muscolare. Dall’altra parte però, il lipofilling si dimostra un intervento del tutto sicuro, in quanto viene utilizzato un materiale già esistente nell’organismo.
Il post-operatorio
Le differenze tra i due interventi non riguardano solo le modalità dell’operazione, ma si estendono anche nel post-operatorio. Partendo dall’inserimento delle protesi, il periodo successivo all’operazione rimane sicuramente più delicato rispetto a quello del lipofilling. Per i due giorni successivi all’intervento è opportuno rimanere a riposo, possibilmente con le gambe sollevate. Gli arti inferiori infatti, potrebbero sviluppare gonfiore, un sintomo del tutto normale.
Inoltre, durante la prima settimana potrebbe svilupparsi qualche dolore o fastidio, che verrà trattato con la giusta terapia. Dopo le prime 72 ore si potrà iniziare a muovere i primi passi, con l’aiuto delle stampelle. Per quanto riguarda la ripresa delle normali attività si dovrà attendere un periodo di almeno 15 giorni, evitando l’esposizione solare e attività faticose. Solo dopo un mese dall’operazione sarà possibile tornare a svolgere qualsiasi tipo di attività.
Per quanto concerne il lipofilling, il paziente potrà tornare a svolgere le normali attività sin da subito. Tuttavia, almeno per il primo mese, è opportuno non sottoporre la zona a stress eccessivo. In questo caso parliamo di sforzi fisici importanti, compressioni o massaggi troppo energici. Le sensazioni di dolore o fastidio si presenteranno all’interno della prima settimana.
Tuttavia, già dal giorno successivo all’intervento, il paziente potrà sottoporsi ai trattamenti Tecar. Grazie a questi, si ridurrà la possibilità di sviluppare ecchimosi o edemi. Per quanto riguarda i punti di sutura, questi verranno riassorbiti in modo naturale, grazie agli appositi fili. Infine, durante la prima settimana è opportuno mantenere asciutta la zona interessata, evitando docce e bagni.
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