Come eliminare i capillari rotti
Per quanto se ne parli poco, il problema legato alla presenza visiva dei vasi sanguigni è un inestetismo piuttosto ricorrente, specialmente tra le donne. I capillari sono i vasi sanguigni più piccoli che fanno parte dell’organismo umano, ed in particolare del sistema di microcircolazione sanguigna. La loro presenza si dirama nelle parti più periferiche del corpo, come le gambe, una zona piuttosto soggetta alla loro presenza superficiale. La loro funzione è quella di irrorare i tessuti e, di conseguenza, svolgono un’azione indispensabile al corpo umano.
Nel momento in cui si rendono visibili all’occhio umano, la motivazione è dovuta alla loro estrema fragilità, che li porta alla successiva rottura. Le zone in cui si verifica maggiormente questa situazione riguardano le gambe e le cosce, ma possono presentarsi anche sul volto. Non troppi anni fa era impensabile di sottoporsi a qualche trattamento efficace per la loro eliminazione, mentre oggi, grazie all’avanzamento delle tecnologie nell’ambito della medicina estetica, è possibile risolvere questo inestetismo.
Capillari rotti: cause e problemi
La causa principale dello sviluppo dei capillari rotti è il fattore congenito. Se in famiglia ci sono diversi casi che presentano questa problematica, è possibile ereditarla. La situazione però, può essere ulteriormente aggravata da alcuni sbalzi ormonali, un evento che avviene spesso durante il periodo della gravidanza. Anche l’alimentazione ha un impatto importante, specialmente per quanto riguarda la mancanza di vitamina C. Quest’ultima si trova in particolare negli agrumi, come il limone, l’arancia ed i mandarini.
Per quanto riguarda le cattive abitudini, anche il consumo di fumo ed alcol grava pesantemente sul sistema circolatorio sanguigno e, di conseguenza, sui vasi capillari. Anche la mancanza di attività fisica ha un’incidenza negativa sulla salute dell’organismo e sulla circolazione sanguigna. Al di là del fattore puramente estetico, i capillari rotti sono sintomo di una circolazione scorretta del sangue, che potrebbe provocare qualche fastidio o dolore.
La loro presenza sul corpo, come detto in precedenza, si sviluppa principalmente sugli arti inferiori. Sulle gambe, i capillari rotti si presentano sottoforma di reticolati violacei, appena sotto la superficie dell’epidermide. Infatti, nonostante siano visibili ai nostri occhi, i capillari rotti non sono percepibili al tatto. I capillari rotti possono apparire in diverse colorazioni, che indicano situazioni diverse:
- Blu: questo colore indica la situazione più pericolosa, in quanto si tratta di un flusso venoso stagnante; con il passare del tempo potrebbero diventare extradermici, causando possibili emorragie
- Rossi: appaiono sottili ed il flusso sanguigno interno è piuttosto veloce
- Viola: i capillari di questo colore possono essere definiti la via di mezzo sia per quanto riguarda la velocità di flusso, per la profondità e la grandezza
Inoltre, possiamo identificare tre tipi diversi di capillari:
- Congeniti: sono quelli presenti sin dalla nascita
- Primitivi: come indica il nome stesso, sono quei capillari che si presentano in età giovanile
- Secondari: sono capillari che possono presentarsi a qualsiasi stadio di età
Come avviene il trattamento laser
Uno dei trattamenti che si sta utilizzando maggiormente per quanto riguarda l’eliminazione dei capillari rotti, è proprio quello a laser. In medicina estetica questo tipo di trattamento viene utilizzato anche per eliminare angiomi, eritrosi e teleangectasie. Il processo attraverso il quale vengono eliminati è molto semplice, anche qualora la zona da trattare fosse molto estesa. Per sottoporsi a questo intervento è necessario che il colore della pelle sia tendente al chiaro, e di conseguenza è altamente consigliato sottoporsi alle sedute durante il periodo invernale.
Prima di sottoporsi ad un trattamento di questo tipo, è fondamentale prendere un appuntamento conoscitivo con il dottore. Durante l’incontro verrà stabilita la quantità di sedute necessarie a cui dovesi sottoporre, e la durata totale del percorso. Successivamente, si procederà con la prima seduta. La funzionalità del laser in questione è la fototermolisi selettiva, ovvero, agisce sui capillari interessati senza coinvolgere le zone circostanti. Tuttavia, se i problemi che hanno causato la rottura dei capillari non vengono eliminati alla base, è possibile che altri capillari si rompano nelle zone vicine a quelle trattate con il laser.
Quello che avviene al capillare è una coagulazione per effetto termico del raggio laser che viene applicato. Poiché è un trattamento molto efficace per la cura di questo tipo di inestetismo, i primi risultati saranno visibili già dopo 15 giorni dall’ultima seduta, o al massimo dopo un mese. La durata del trattamento va da mezz’ora ad un massimo di un’ora, in base alla grandezza della zona da trattare. Nonostante il trattamento non necessiti di alcuna anestesia, è possibile sottoporsi ad un raffreddamento cutaneo, poiché durante l’intervento è possibile soffrire di qualche dolore o fastidio.
Il post-trattamento
Subito dopo il trattamento, la zona interessata potrebbe apparire arrossata, una reazione del tutto normale e giustificata. Il rossore tenderà a sparire nei 2-3 giorni successivi al trattamento, un periodo durante il quale potrebbero svilupparsi delle piccole crosticine. Queste però, non vanno assolutamente tolte manualmente, ma andranno a staccarsi in maniera autonoma. Ad ogni modo, è doveroso coprire la zona trattata con delle creme a schermo totale, per proteggerla dai raggi solari.
Poiché si tratta di un trattamento poco invasivo, non vi sono delle controindicazioni importanti da tenere in considerazione. Gli unici effetti che potrebbero svilupparsi sono: sensazione di dolore durante la terapia, formazione di crosticine e discromie cutanee, che si risolvono nell’arco di massimo quattro settimane. Il problema dell’iperpigmentazione però, si presenta solamente alle persone di carnagione scura, e può essere prevenuto con l’applicazione di creme schiarenti. Infine, questo trattamento non provo alcun segno o cicatrice.
Ad ogni modo, è assolutamente sconsigliato, per non dire obbligatorio, esporsi ai raggi solari o alla luce delle lampade UV fino ad un mese dopo l’ultima seduta. Per quanto riguarda l’efficacia del trattamento, vi è da considerare che, nonostante l’esito positivo, è necessario capire se si tratta di un problema di microcircolazione o di problematiche più ampie. Altrimenti, quello in cui si rischierebbe di incorrere, è una terapia continua: eliminati i capillari rotti, si dovrebbe procedere con l’eliminazione di quelli successivi.
Per quanto riguarda il risultato finale, questo è ben visibile dopo 3 mesi dal trattamento, quando il capillare colpito dal laser viene solidificato e, dopo un breve tempo, riassorbito dall’organismo.
Fissa un appuntamento con il dottore
Puoi contattare il dottore con il metodo che preferisci, se desideri fare una domanda puoi utilizzare whatsapp o messenger. Lo Staff del Dott. Arturo Amoroso sarà lieto di ricontattarla per fissare un appuntamento o per rispondere alle domande in merito agli interventi.