Come scegliere le protesi per il seno
Una domanda molto frequente tra le pazienti è come scegliere le protesi per il seno per ottenere un risultato che sia il più naturale possibile. La mia risposta? Dipende. Infatti, ci sono donne per le quali è meglio utilizzare le protesi anatomiche, per altre sono meglio quelle rotonde, in altri casi ancora quelle ergonomiche.
Se hai già cercato informazioni online avrai notato che c’è molta confusione sull’argomento. Adesso penserò a fare chiarezza anche se il mio consiglio è comunque quello di pensare e focalizzarti sull’obiettivo finale che vuoi raggiungere, sul tipo di risultato che può darti soddisfazione. Puoi lasciare a me la scelta delle tecniche e delle protesi da utilizzare, anche se sarò pronto ad ascoltare le tue richieste. Ad ogni modo, voglio condividere alcune informazioni che ti aiuteranno a fare chiarezza e a comprendere meglio questo intervento di chirurgia estetica.
Come scegliere le protesi per il seno: tipologie
Anche se ci sono varie tipologie di protesi per il seno, tutte hanno un involucro esterno fatto di silicone e al loro interno contengono o del gel o della soluzione fisiologica.
Le protesi che contengono la sostanza gelatinosa sono tra le più usate in tutto il mondo e si sono dimostrate una scelta realmente sicura e destinata a durare nel tempo. Molto compatte, difficilmente creano pieghe. In nessun caso il silicone può essere assorbito dall’organismo e qualora capitasse un danno grave alla protesi sarebbe necessario intervenire per rimuoverla subito.
Per quanto riguarda le protesi che contengono soluzione salina, sicuramente sono quelle più innocue dato che se capita una fuoriuscita il corpo è in grado di assorbirla tranquillamente. A volte vengono inserite nel seno le protesi vuote per poi essere riempite successivamente con la quantità di soluzione fisiologica che si desidera, fino ad ottenere l’effetto desiderato. Adesso ti parlerò più approfonditamente della forma.
Come scegliere le protesi per il seno: forme
Le protesi per il seno possono avere diversi volumi, proiezioni e forme e questo si rivela necessario per poter adattare, nei vari toraci, la protesi ideale e ottenere così il risultato più naturale possibile. Le forme disponibili sono quelle a forma rotonda, anatomiche ed ergonomiche.
Protesi rotonde
Le protesi rotonde sono tra le più facili da utilizzare dato che il chirurgo non deve prestare particolare attenzione nel posizionarle, non hanno un fronte e un retro. Grazie alla semplicità della loro forma possono essere anche riposizionate facilmente. Possono aggiungere volume alla mammella sia nella parte superiore che inferiore. Sono indicate particolarmente nel caso di seno svuotato ma muscoli ben delineati e definiti a livello pettorale.
Protesi anatomiche
Il volume distributivo delle protesi anatomiche, differentemente da quelle rotonde, è asimmetrico. Quindi il volume è distribuito differentemente tra polo superiore e inferiore: maggiore inferiormente e minore superiormente. Infatti vengono anche chiamate protesi a goccia, dato che possiedono una parte bassa e una alta, oltre a fronte e retro.
Non sono indicate per tutte le pazienti ma consigliate in presenza di un seno molto svuotato o in assenza di sviluppo del seno. Potrebbe essere necessario intervenire in aggiunta anche con una mastopessi, solo in alcuni casi, con l’obiettivo di risollevare e non solo riempire il seno.
Protesi ergonomiche
Le protesi ergonomiche possiedono alcune caratteristiche di entrambe le protesi precedenti. Sono di forma rotonda e contengono un gel che consente loro di assumere perfettamente l’aspetto di un seno naturale. Lanciata recentemente sul mercato, ha diverse proiezioni (basse, medie e alte).
Hanno gli stessi diametri verticale e orizzontale delle protesi rotonde, ma consentono il passaggio da una posizione sdraiata a una posizione eretta per le particolari proprietà reologiche del gel di silicone al loro interno.
Come scegliere le protesi per il seno: cosa valuta il chirurgo
Innanzitutto, il chirurgo ascolta attentamente le richieste della paziente, cercando di comprendere esattamente il risultato finale desiderato. Successivamente si passa al controllo delle condizioni fisiche della paziente misurando la base, il controllo della cassa toracica, simmetrie ed asimmetrie varie. Dopo aver ottenuto tutte le misure necessarie, ovviamente il chirurgo cerca di mediare tra le specifiche richieste della paziente e le possibilità oggettive a livello tecnico.
Al momento dell’intervento le protesi vengono ordinate in gran quantità, nei diversi volumi all’interno del range concordato con la paziente. In corso di intervento, infatti, dopo le varie prove con i Sizer, il volume finale può variare a seconda delle esigenze, ma sempre all’interno del range concordato.
Ultime considerazioni
Come scegliere le protesi per il seno è una domanda con una linea guida, l’armonia del corpo. Proprio per questo motivo valuto e scelgo le protesi in base alla corporatura, alle misure della ghiandola mammaria e alla pelle disponibile.
Il mio desiderio più grande è quello di soddisfare pienamente i desideri della paziente, decidendo insieme sia la forma (rotonda, anatomica o ergonomica) della protesi che la sua misura, in modo che si adatti perfettamente alla sua corporatura.
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