Elastina cos’è e come aiuta a mantenersi giovani
Nel mondo della medicina estetica si sente spesso parlare di trattamenti ringiovanenti a base di elastina. Questa proteina infatti, è estremamente importante per la salute ed il mantenimento dei tessuti cutanei.
Il nostro corpo la produce autonomamente, ma con il passare degli anni, la sua produzione diminuisce. La carenza di elastina porta la pelle ad essere meno elastica e più sottile, motivo per cui si tendono poi a sviluppare i segni dell’invecchiamento. Nella guida di oggi andiamo alla scoperta di questa proteina, fondamentale per un aspetto giovane e tonico dell’epidermide.
Cos’è l’elastina
Come dicevamo, l’elastina è una proteina presente in alcuni organi e nei tessuti del nostro corpo. Infatti, i vasi sanguigni, i polmoni, i tendini e la pelle necessitano di elasticità per funzionare, così come hanno bisogno di poter resistere alla tensione. Ecco allora che il nostro organismo produce autonomamente elastina e collagene, due proteine indispensabili.
Le fibre elastiche, che compongono i tessuti connettivi, sono costituite da un insieme di elastina e fibrillina. Il loro compito è quello di consentire al tessuto di tornare alla forma e alla dimensione originale dopo essere stato sottoposto ad una distensione. In questo modo, la pelle riesce a mantenersi nel corso del tempo, senza doversi sottoporre a degli strappi.
Tuttavia, quando il processo di invecchiamento inizia, ovvero dall’età della pubertà, la quantità di elastina prodotta diminuisce. Questo è il motivo per cui si iniziano a formare le prime rughe d’espressione, le zampe di gallina sul contorno occhi o le smagliature. L’elastina rimane presente nei tessuti per tutta la durata di vita di una persona, anche quando non viene più prodotta dall’organismo.
I 3 trattamenti ringiovanenti a base di elastina
Nonostante la diminuzione di elastina nei tessuti connettivi sia un processo naturale dell’organismo, oggi vi sono diverse soluzioni tra cui poter optare. Oltre alle creme e ad una sana alimentazione, che sono comunque molto importanti, vi sono alcuni trattamenti che stimolano la produzione di nuova elastina. Questo consente alla pelle di tornare ad essere più compatta, tonica e levigata, con una riduzione significativa dei segni dell’invecchiamento. Non si tratta di operazioni chirurgiche definitive, come il lifting facciale, ma di un percorso di diverse sedute a cui sottoporsi. Queste informazioni dovranno essere discusse insieme al medico durante il primo appuntamento conoscitivo, che come sempre ricordiamo essere imprescindibile.
1. Luce pulsata
La luce pulsata è principalmente conosciuta nel mondo dell’epilazione, ma viene spesso utilizzata anche nei trattamenti ringiovanenti. La modalità con cui si svolgono le sedute è tanto semplice quanto efficace.
La tecnica prevede l’emissione di fasci di luce caratterizzati da una lunghezza d’onda specifica, da regolare in base al tessuto che si desidera colpire. Nel momento in cui il fascio di luce interagisce con le cellule dell’epidermide, queste ultime ricevono l’energia sotto forma di calore. Lo scopo del trattamento infatti, è una bruciatura superficiale, che viene effettuata in modo circoscritto alla zona interessata.
Ciò che ne consegue è un’eliminazione delle cellule superficiali, senza che i tessuti profondi possano essere intaccati. L’azione dell’abrasione serve per stimolare una reazione da parte dell’epidermide, che come conseguenza, inizierà a produrre nuovo collagene ed elastina. Il risultato è una pelle più compatta e tonica, con la garanzia che i tessuti profondi possano uscirne danneggiati.
2. Laser CO2 frazionato
Il laser CO2 frazionato è l’evoluzione del laser CO2 frazionale, che si discosta da quello in questione per le modalità utilizzate durante il trattamento e per il periodo di guarigione, leggermente più lungo. L’introduzione del CO2 frazionato consente il trattamento di zone specifiche della pelle, lasciando quella circostante completamente intatta. Questo è possibile grazie al fascio di luce emesso dal macchinario, che arriva a penetrare punti microscopici del derma.
Durante il processo viene stimolata la rottura delle fibre di collagene, che portano ad una conseguente rigenerazione tissutale. Questa rottura stimola i fibroplasti alla produzione di nuova elastina, collagene ed acido ialuronico. Il processo di rigenerazione tissutale non è immediato, bensì avviene durante il periodo di guarigione, da una durata massima di cinque giorni.
Oltre ad offrire un aspetto più giovane al viso, grazie ad una pelle più tonica ed elastica, il laser CO2 frazionato viene spesso utilizzato anche per trattare le macchie cutanee e le rughe d’espressione. Inoltre, presenta anche il vantaggio di un periodo di guarigione molto breve e poco fastidioso per il paziente, che non dovrà incorrere in possibili effetti indesiderati o collaterali.
3. Biorivitalizzazione
Il terzo ed ultimo trattamento ringiovanente a base di elastina è la biorivitalizzazione, nota anche come biolifting. Questo trattamento estetico non è invasivo, ed è stato realizzato per donare maggior elasticità e tono ai tessuti dell’epidermide. Inoltre, un vantaggio da non sottovalutare, è che la biorivitalizzazione può essere effettuata mediante tecniche diverse, che garantiscono il medesimo risultato.
Le iniezioni per esempio, sono costituite da una soluzione a base di acido ialuronico, minerali e vitamine. Questa ha un’azione bio-stimolante, che oltre a nutrire i tessuti più profondi, favorisce la stimolazione di elastina e collagene.
Il risultato finale è il ripristino dell’equilibrio del derma, che appare più fresco e levigato. Tra tutti i trattamenti disponibili nel campo della medicina estetica, la biorivitalizzazione è uno dei più richiesti dai pazienti. Questo è dovuto anche alla sicurezza del trattamento, che non prevede alcun tipo di effetto indesiderato o collaterale.
Le altre tecniche tramite le quali ci si può sottoporre alla biorivitalizzazione sono:
- Biorivitalizzazione senza aghi;
- Biorivitalizzazione con fili biostimolanti;
- Biorivitalizzazione con PRP (gel piastrinico);
- Biorivitalizzazione associata alla radiofrequenza.
In qualsiasi caso, siamo di fronte a trattamenti svolti in regime ambulatoriale, che consentono al paziente di tornare alle proprie attività nell’immediato. Il periodo di guarigione infatti, è molto breve e leggero, trattandosi di qualche rossore.
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