Elettrostimolazione: cos’è, come avviene e quali sono le controindicazioni
L’elettrostimolazione è un trattamento affermato di medicina estetica, la cui funzione è quella di modellare alcune zone del corpo. A differenza di altre soluzioni, quella che vedremo in questa guida risulta molto efficace e, allo stesso tempo, per niente invasiva. Inoltre, le sedute hanno una durata piuttosto breve, e non bisogna porre particolare attenzione al periodo post-trattamento.
Il trattamento è idoneo sia per gli uomini che per le donne che desiderano tonificare il proprio corpo in modo graduale ed indolore. Grazie alla praticità con cui si svolgono le sedute, e ai risultati che è possibile ottenere, l’elettrostimolazione è una delle pratiche più utilizzate per il rimodellamento del fisico.
In questa guida vedremo in che modo si effettua il trattamento e le specifiche alle quali bisogna prestare attenzione.
Elettrostimolazione: cos’è e come funziona
Questo trattamento non chirurgico prevede l’utilizzo di un apparecchio chiamato elettrostimolatore, la cui funzione è quella di stimolare le contrazioni muscolari. Per farlo, sfrutta gli impulsi elettrici che emette tramite gli elettroidi. Questi ultimi vengono applicati sulla pelle del corpo, creando un campo magnetico. In questo modo vengono raggiunte le placche motrici, e sarà quindi possibile stimolare la contrazione del muscolo.
Questa tecnica nacque negli anni settanta con scopi fisioterapici e riabilitativi. Tuttavia, ad oggi, l’elettrostimolazione viene ampiamente utilizzata nel campo della medicina estetica. La sua funzione è quella di tonificare i muscoli, offrendo una silhouette più leggera ed omogenea. Inoltre, aiuta anche a migliorare l’elasticità cutanea, apportando miglioramenti all’estetica della cute.
L’elettrostimolazione infatti, tramite la contrazione dei muscoli, favorisce la lipolisi. Questo processo aiuta il corpo ad eliminare i grassi accumulati. Oltre ad una maggior tonicità muscolare quindi, si stimola anche il drenaggio dei liquidi.
Le zone che solitamente vengono sottoposte all’elettrostimolazione sono quelle più difficili da modellare tramite l’alimentazione e l’attività fisica. Stiamo parlando dell’interno coscia, delle braccia e dei glutei. Tuttavia, non mancano le richieste per la tonificazione dei fianchi, considerati anch’essi una parte del corpo piuttosto complessa da modellare.
Molto spesso, l’elettrostimolazione viene utilizzata anche per contrastare la cellulite. Grazie alla tonificazione del muscolo infatti, anche la pelle in superficie appare più compatta e levigata. Per ottenere risultati più soddisfacenti, è opportuno abbinare un’alimentazione equilibrata. Evitando cibi ricchi di grassi e zuccheri si evita di compromettere l’efficacia dell’elettrostimolazione.
Come avviene il trattamento dell’elettrostimolazione
Come sempre, prima di procedere con la descrizione del trattamento, ci teniamo a fare una specifica. Per ottenere risultati ottimali, è opportuno prenotare un appuntamento conoscitivo con il medico. Durante questo incontro verrà valutata la condizione del paziente, e verranno fornite tutte le informazioni necessarie.
L’elettrostimolazione è un trattamento poco invasivo e non doloroso, che non prevede l’utilizzo di nessun anestetizzante. Tuttavia, è fondamentale che vengano seguiti criteri specifici, e che l’apparecchio sia manovrato da un medico. L’elettrostimolazione infatti, prevede parametri d’impulso molto diversi, che consentono di ottenere risultati specifici. I fattori dominanti sono essenzialmente quattro: frequenza, durata, intensità ed esigenze del paziente.
L’efficacia della seduta è strettamente collegata alla qualità del macchinario utilizzato, al corretto posizionamento degli elettrodi e alla selezione del programma giusto. Durante la seduta verranno applicati gli elettrodi adesivi, delle piccole placche che emettono gli impulsi elettrici. In questo modo, le fibre nervose del muscolo vengono stimolate, e si ottiene la tonificazione.
La durata del trattamento è di circa 40 minuti, ma vi sono diversi elementi da tenere in considerazione per stimare un tempo preciso. Per quanto riguarda i risultati, genericamente si consigliano 2-3 sedute settimanali, per un ciclo totale di 10 sedute. Tuttavia, ogni condizione è specifica, e richiede un percorso su misura. Infine, è prevista anche una fase di mantenimento, che prevede una seduta ogni 15 giorni.
Controindicazioni ed effetti collaterali
L’appuntamento conoscitivo con il medico serve anche per capire se ci si può sottoporre a questo trattamento. L’elettrostimolazione infatti, non è adatta a tutti, specie ad alcune categorie di soggetti. Tra quelle più comuni troviamo i portatori di pacemaker, pazienti affetti da neoplasie ed epilessia, pelle lesionata da ferite aperte e donne in gravidanza.
Inoltre, chi soffre di capillari fragili dovrebbe ridurre le sedute di elettrostimolazione, in quanto l’impulso elettrico potrebbe provocarne la rottura. Per concludere, è meglio evitare l’applicazione degli elettrodi in prossimità di protesi metalliche e nelle zone che presentano problematiche cutanee.
Per quanto concerne gli effetti collaterali, se il trattamento viene eseguito da un esperto, non dovrebbero esserci complicanze. Tuttavia, è del tutto normale che la pelle presenti degli arrossamenti laddove sono stati applicati gli elettrodi. Questo sintomo ha una durata minima, di circa qualche minuto.
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