Ginecomastia intervento o medicina estetica?
La ginecomastia è un inestetismo che colpisce i pettorali dell’uomo, portando ad un aumento in termini di volume e dimensione. Esteticamente, infatti, i pettorali assumono le caratteristiche del seno femminile, anche se in modo più contenuto. Questo problema, per un uomo, si riversa anche sulla sfera psicologica, con sensazioni di imbarazzo, disagio e vergogna. Le cause che portano allo sviluppo della ginecomastia sono da ricercarsi negli squilibri ormonali e tissutali. In sostanza, l’inestetismo si presenta nei soggetti che presentano un livello di testosterone troppo basso ed un livello di estrogeni (ormoni femminili) troppo elevato. Tuttavia, la ginecomastia può essere data anche da un eccesso di tessuto adiposo localizzato, che non infierisce con la mammella. In base alla causa scatenante, oggi si hanno due opzioni molto valide a cui potersi affidare per eliminare questo inestetismo: l’intervento chirurgico o la criolipolisi.
La criolipolisi
La criolipolisi è un trattamento di medicina estetica molto poco invasivo per il paziente. La sua applicazione è un rimedio efficace contro le adiposità localizzate, e per questo potrebbe essere una buona soluzione anche per contrastare la ginecomastia. Tuttavia, ciò significa che la criolipolisi è da tenere in considerazione solo se l’aumento del petto sia dovuto ad un eccesso di accumulo di grasso. Al contrario, se fosse dovuto ad un ispessimento delle ghiandole mammarie, sarà necessario optare per l’intervento chirurgico.
La criolipolisi è una pratica nota anche come CoolSculpting il cui scopo è quello di attaccare ed eliminare le cellule adipose. Il processo avviene tramite l’azione “congelante” che caratterizza questo trattamento, offerta dal macchinario che il medico andrà ad utilizzare. In sostanza, la zona da trattare verrà risucchiata da un manipolo di medie dimensioni per poi venire sottoposta a temperature molto basse.
Queste ultime, quindi, provocheranno il congelamento e la distruzione degli adipociti, successivamente espulsi tramite il sistema linfatico. A differenza di molti altri trattamenti, la criolipolisi non si occupa solamente si svuotare le cellule adipose dal grasso contenuto al loro interno, ma di eliminarle completamente. Di conseguenza, le probabilità che la ginecomastia si ripresenti rasentano lo zero.
Controindicazioni, risultati e post-trattamento
Come anticipato, la criolipolisi è una pratica molto poco invasiva per il paziente. Al contempo, la tecnologia che la contraddistingue è anche molto sicura, poiché non compromette i tessuti circostanti all’area trattata. Di conseguenza, il trattamento è privo di effetti collaterali o indesiderati. Gli unici sintomi che si potranno verificare al termine della seduta è una sensazione di formicolio e un po’ di arrossamento cutaneo.
Ciò significa che il paziente potrà tornare alle proprie attività quotidiane senza nessun problema. Per quanto concerne i risultati, questi saranno apprezzabili nel corso delle settimane successiva alla seduta effettuata. I primi miglioramenti però, si evidenzieranno già dopo i primi giorni. Infine, nel caso in cui si desiderasse intensificare la natura dell’effetto ottenuto, si potrà parlare con il medico per eseguire un secondo incontro.
L’intervento chirurgico
L’intervento chirurgico per la ginecomastia è da affrontare nel caso in cui il problema si sviluppasse a causa dell’ispessimento delle ghiandole mammarie. Tuttavia, è bene essere a conoscenza del fatto che vi sono diverse operazioni che possono essere effettuate per eliminare la ginecomastia.
Ogni fisico presenta caratteristiche specifiche, così come il livello di aumento dei pettorali può essere più o meno grave. Nei casi medi, la lipoaspirazione -o liposcultura- è l’opzione più diffusa. In sostanza, si tratta dell’aspirazione del tessuto mammario -e adiposo- in eccesso, di modo da donare armonia alla forma dei pettorali.
I casi più importanti di ginecomastia invece, interessano soprattutto pazienti che hanno sofferto di obesità. In questo caso quindi, a causa del peso perso, si verifica un eccesso di tessuto cutaneo localizzato nella zona del torace. L’intervento si propone di eliminare la pelle in eccesso tramite la sua asportazione. Di conseguenza, è abbastanza probabile che rimanga qualche cicatrice.
Controindicazioni, risultati e post-operazione
Gli interventi di ginecomastia vengono svolti o in anestesia locale o generale, in base alle disposizioni del chirurgo e alla preferenza del paziente. Molti infatti, preferiscono la generale per evitare di sottoporsi alle iniezioni di anestesia nella zona del capezzolo, poiché molto sensibile. Di qualsiasi operazione si tratti, al suo termine verrà applicata una guaina compressiva sulla zona del torace, che il paziente dovrà indossare per sei settimane.
Per quanto riguarda i sintomi dell’intervento, quelli che si tendono a verificare maggiormente sono ematomi nella zona del capezzolo e gonfiore. Tuttavia, il chirurgo procederà nell’associare una terapia antibiotica nella fase di guarigione, riducendo le sensazioni di fastidio.
Nel giro di qualche settimana quindi, tutto tornerà alla normalità. Infine, per ciò che concerne le cicatrici, queste risulteranno piuttosto visibili durante il primo anno dalla data della seduta, a causa dello scuro colore che le caratterizza. Successivamente, però, presenteranno la tonalità della pelle circostante.
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