Laser a diodo o ad alessandrite
L’epilazione laser è una tecnica di medicina estetica che consente di rimuovere la totalità dei peli in qualsiasi parte del corpo. All’interno di questa categoria però, non rientra la luce pulsata, una pratica che risulta essere più blanda rispetto a trattamenti come il laser a diodo o ad alessandrite.
Inoltre, non bisogna fare confusione tra i termini “depilazione” ed “epilazione“, che per quanto si somiglino, indicano due procedure completamente diverse. Nel primo caso abbiamo a che fare con tecniche atte all’eliminazione superficiale del pelo, mentre nel secondo caso ci troviamo di fronte a trattamenti che vanno molto più in profondità.
Ecco perché, quando si parla di eliminazione totale della peluria, sarebbe corretto fare riferimento ai trattamenti di epilazione laser. In questa guida abbiamo deciso di concentrarci sulle differenze che intercorrono tra il laser a diodo e ad alessandrite, i due più conosciuti e richiesti dalle donne che desiderano dimenticarsi una volta per tutte della ricrescita dei peli.
Differenze tra laser a diodo e ad alessandrite
Queste due tecniche di epilazione risultano essere davvero molto efficaci per l’eliminazione totale e permanente dei peli. Tuttavia, vi sono alcune piccole differenze da tenere in considerazione, di modo da poter scegliere il laser più adatto alle proprie esigenze. A tal proposito, ricordiamo che, durante il primo appuntamento conoscitivo con il medico, il paziente riceverà tutte le informazioni circa queste due tipologie di trattamento. In questo modo si stabilirà quale sia l’opzione più adatta alla pelle e ai peli del paziente, per ottenere i risultati desiderati.
Laser a diodo
Il laser a diodo emette un fascio di luce a 808nm il cui bersaglio è la melanina del pelo, contenuta nel bulbo pilifero. A tal proposito, è doveroso sottolineare un’ulteriore differenza, che intercorre tra i laser a diodo ad elevata potenza e a bassa potenza. La prima tipologia di laser è in grado di assicurare risultati ottimali, ma c’è una limitazione non di poco conto da tenere presente. I laser ad elevata potenza non rispondono alle esigenze di tutte le tipologie di pelo.
Per esempio, contro quelli più difficili da eliminare, l’elevata potenza non dovrebbe essere la prima scelta a cui affidarsi, poiché potrebbe provocare degli effetti indesiderati, come le ustioni cutanee. La seconda tipologia invece, ovvero quella a bassa potenza, risulta essere più idonea per le pelli sensibili, e per questo viene spesso prediletta per il trattamento su vaste zone del corpo.
In questo caso, il problema delle ustioni viene ampiamente superato, e le probabilità che si verifichino effetti indesiderate si riducono notevolmente.
Laser ad alessandrite
Dall’altra parte, il laser ad alessandrite emette un fascio di luce a 755nm, leggermente inferiore rispetto al laser a diodo. Questa in realtà, è forse la differenza principale che intercorre tra le due tipologie di laser. Per il resto infatti, le tecniche utilizzate dal medico estetico risultano molto simili. Inoltre, entrambi i laser non intaccano la salute ed il benessere dei tessuti cutanei circostanti, andando a bersagliare solamente i bulbi piliferi della zona da trattare.
Tuttavia, un’altra differenza da tenere in considerazione riguarda i fototipi che i due laser sono in grado di trattare. Il laser ad alessandrite può colpire peli anche molto chiari, addirittura biondi, mentre il laser a diodo funziona meglio sui peli scuri. Infine, il laser ad alessandrite è una soluzione ottimale per le carnagioni più scure o abbronzate, e per questo può essere effettuato anche durante i mesi estivi.
Durata del trattamento e numero di sedute
Per quanto riguarda la durata del trattamento laser, così come per il numero di sedute necessarie per ottenere una pelle liscia e priva di peli, il discorso è molto soggettivo. Un paziente potrebbe aver bisogno di appena due sedute per eliminare i peli, mentre un altro anche più di quattro. La durata dei due trattamenti poi, dipende molto dall’ampiezza della zona da trattare. Per effettuare il laser sulle cosce, per esempio, ci vorrà sicuramente più tempo rispetto all’esecuzione della pratica sulle ascelle. Insomma, in questo caso è molto difficile fornire delle indicazioni “standard”, poiché molto dipende dalla condizione iniziale del paziente e dalla tipologia del pelo che presenta.
Quale scegliere?
In realtà, mettere a confronto due tecniche di medicina estetiche diverse non è molto corretto. Più che altro, avendo specificità e caratteristiche diverse, non è propriamente corretto dire quale sia la migliore in assoluto. Un buon centro di medicina estetica dovrebbe disporre di entrambi i macchinari, di modo da assicurare un trattamento di epilazione completo ed efficace ai pazienti.
In un primo momento, quando il pelo è molto scuro, sarebbe più opportuno sottoporsi alle sedute di laser a diodo. Questo perché, nel corso delle settimane, la peluria tenderà a schiarirsi e ad assottigliarsi. Ciò significa che, man mano, il pelo sarà anche meno sensibile alla lunghezza d’onda del laser.
A questo punto sarebbe opportuno intervenire con il laser ad alessandrite, che come abbiamo visto poco fa, è la soluzione ottimale per l’eliminazione dei peli più chiari e sottili. Insomma, in conclusione, possiamo affermare che un trattamento non escluda per forza di cose l’altro. Anzi, in alcuni casi i risultati finali si ottengono grazie alla sinergia con cui questi due laser riescono a distruggere la ricrescita dei peli.
Fissa un appuntamento con il dottore
Scegli il metodo di contatto che preferisci
Puoi contattare il dottore con il metodo che preferisci, se desideri fare una domanda puoi utilizzare whatsapp o messenger. Lo Staff del Dott. Arturo Amoroso sarà lieto di ricontattarla per fissare un appuntamento o per rispondere alle domande in merito agli interventi.