Rinofiller: la tecnica per rimodellare il proprio naso
Se c’è una parte del viso che la maggior parte delle persone decide di rimodellare è sicuramente il naso. Questo perché, rimanendo molto visibile, incide molto sull’estetica del volto. Per farlo, fino a pochi anni fa era necessario sottoporsi ad un intervento di chirurgia.
Tuttavia, trattandosi di un cambiamento definitivo, oltre che poco economico, sottoponeva i pazienti ad un periodo di guarigione piuttosto lungo. Grazie al miglioramento delle tecnologie e dei materiali utilizzati, oggi la medicina estetica riesce ad offrire una risposta diversa, ma altrettanto concreta.
Parliamo del rinofiller, una tecnica che si sta diffondendo a macchia d’olio anche tra i più giovani. In questa guida capiremo più da vicino come avviene questa pratica, quali sono i risultati che si possono ottenere e le procedure da seguire nella fase di convalescenza.
Cos’è il rinofiller
Come anticipato, ci troviamo di fronte ad una tecnica messa a punto dalla medicina estetica per rispondere alle esigenze di uomini e donne che desiderano modellare le forme del proprio naso. A differenza della chirurgia, questo trattamento rimane molto più leggero, in quanto non si tratta di un’operazione vera e propria.
Il rinofiller infatti, viene eseguito in regime ambulatoriale: in altre parole non richiede il ricovero del paziente. Il trattamento si svolge tramite delle micro-iniezioni sul naso, in diverse aree. I punti in cui si effettueranno variano in base al risultato che si desidera ottenere.
Tendenzialmente possiamo affermare che, le micro-iniezioni avvengono in tre zone differenti: alla radice, sulla punta e sul dorso. Tuttavia, in alcuni casi, per raggiungere gli obiettivi prestabiliti, è possibile effettuare più punture, in tutte e tre le zone appena viste.
Ad ogni modo, quando si va a lavorare sulla radice, lo scopo finale è quello di ridurre l’entità della famosa “gobba”. In altre parole, si livella il profilo del naso, rendendolo più uniforme e lineare. La punta invece, viene toccata per alzare leggermente il naso, qualora tendesse a cedere verso il labbro.
Infine, nel caso del dorso, l’obiettivo è quello di andare a riempire gli spazi vuoti, modellando l’intera forma del naso. In qualsiasi caso, i materiali utilizzati dal medico sono riassorbibili. Questo significa che i risultati non saranno permanenti, e che si potranno prendere decisioni diverse nei mesi successivi.
Tuttavia, qualora il paziente desiderasse protrarre il risultato ottenuto, potrà ottenere una durata di massimo due anni. In questo caso è consigliabile sottoporsi ad una seduta una volta all’anno. Per quanto riguarda la durata del trattamento, questa varia in base alla natura del materiale iniettato e agli obiettivi che si sono stabiliti insieme al medico.
Rinofiller: ecco come avviene il trattamento
Prima di vedere le modalità che caratterizzano il rinofiller è doveroso dare la giusta importanza al primo appuntamento. Durante questo primo incontro verrà valutata la situazione del paziente e si discuterà, insieme al medico, dei risultati che si potranno ottenere.
Da qui si prende il secondo appuntamento, che sarà direttamente la seduta per procedere con il trattamento. Il rinofiller, eccetto alcune situazioni particolari, è una pratica che richiede all’incirca mezz’ora di tempo.
Come anticipato, si tratta di micro-iniezioni, che in alcuni casi possono provocare del leggero fastidio. Sentire del dolore vero e proprio però, non è possibile, anche grazie all’applicazione di una crema anestetica. Questa viene spalmata sul naso 15 minuti prima di procedere con le iniezioni, anche se, in alternativa, è possibile applicare del semplice ghiaccio.
Una volta terminate le punture il trattamento può considerarsi concluso, senza necessità di bendare il naso o di applicare protezioni specifiche. Gli effetti che si presenteranno subito dopo le iniezioni infatti, risultano minimali, e non richiedono cure specifiche.
Micro-iniezioni all’Acido Ialuronico
La maggior parte dei filler utilizzati in medicina estetica per i trattamenti di bellezza sono principalmente all’Acido Ialuronico. Il suo ampio impiego è dovuto al fatto che sia, insieme all’elastina e al collagene, uno dei costituenti dei tessuti cutanei.
In altre parole, il nostro organismo produce in modo naturale queste tre sostanze, che servono per mantenere la pelle tonica, elastica e compatta. Tuttavia, con il passare del tempo, la loro produzione diventa carente: ecco perché la pelle inizia ad apparire meno giovane, ed i segni dell’invecchiamento fanno la loro comparsa.
Ad ogni modo, essendo l’Acido Ialuronico una sostanza naturalmente presente nell’organismo, viene utilizzato anche per il rinofiller. Infatti, oltre ad essere ben accettato dall’organismo, non può in alcun modo provocare effetti indesiderati o collaterali.
Il periodo di post-trattamento
Come detto sin ora, si tratta di una pratica molto poco invasiva, che non pone il paziente in condizione di interrompere le sue attività quotidiane. La fase di degenza infatti, come vedremo, è molto breve e leggera.
Al termine del trattamento le zone circostanti al naso potrebbero mostrare dei rossori e del leggeri gonfiori. Ad ogni modo, non c’è da preoccuparsi poiché questi due sintomi sono del tutto normali. Inoltre, la loro durata è molto breve: si tratta di qualche ora.
Altri effetti o sintomi sono quasi del tutto da escludere, grazie al fatto che, come anticipato, si tratta di iniezioni di Acido Ialuronico. Le normali attività possono essere riprese nell’immediato, ad eccezione di quelle sportive.
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