Rinofiller vs rinoplastica
Modellare la forma e le dimensioni del naso è possibile grazie a due pratiche, una di chirurgia ed una di medicina estetica. Si tratta, rispettivamente, della rinoplastica e del rinofiller. Fino a pochi anni fa non vi era la possibilità di scegliere, in quanto era presente solamente l’operazione chirurgia.
Oggi invece, grazie ad un avanzamento delle tecnologie e dei materiali utilizzati, è possibile sottoporsi ad un intervento meno invasivo. Tuttavia, queste due tecniche, si caratterizzano per modalità molto differenti, così come i risultati che offrono. Nella guida di oggi le metteremo a confronto, per offrire una visione completa dei trattamenti a cui ci si può sottoporre oggi per modificare l’estetica del naso.
Rinofiller: cos’è e cosa offre
Il rinofiller è un trattamento di medicina estetica che si esegue in regime ambulatoriale. Per effettuarlo infatti, non è necessaria alcuna anestesia, ma la semplice applicazione di una crema anestetica. Questa operazione viene eseguita circa un quarto d’ora prima del trattamento vero e proprio, ed è sostituibile con l’applicazione del ghiaccio.
Il rinofiller si compone di una serie di micro-iniezioni a base di Acido Ialuronico, effettuate in diverse zone del naso. La scelta delle aree da trattare avviene in base al risultato che si desidera perseguire, e che viene stabilito insieme al medico durante il primo appuntamento. Ad ogni modo, le punture vengono eseguite principalmente sulla punta, alla radice e sul dorso.
Il rinofiller infatti, è un trattamento che consente di ridurre od eliminare alcuni difetti estetici dell’area nasale: gobba, punta cadente aree vuote da riempire. L’Acido Ialuronico, essendo riassorbibile, non conferisce risultati definitivi, ma possono comunque essere protratti per un massimo di due anni.
Rinoplastica: cos’è e cosa offre
La rinoplastica invece, come anticipato, è un’operazione chirurgica. In questo caso, il rapporto chirurgo-paziente risulta ancora più importante, poiché i risultati saranno definitivi. Con la rinoplastica infatti, non si modella semplicemente la forma del naso, ma si interviene sulla struttura ossea e cartilaginea.
In molti casi si ricorre a questo intervento per problemi respiratori, e solo in un secondo momento per modellare la forma e le dimensioni del naso. Ad ogni modo, il chirurgo potrà effettuare due tipologie di operazioni: rinoplastica chiusa e rinoplastica aperta. La decisione viene presa in base alla situazione iniziale del paziente e al risultato che si desidera ottenere. Tuttavia, è doveroso sottolineare che la rinoplastica aperta risulti tecnicamente più complessa, in quanto consente la modifica della struttura nasale sotto il controllo visivo del dottore.
La durata dell’intervento è variabile come la sua natura, ma genericamente si parla di un’operazione di due ore. Inoltre, nella maggior parte dei casi è necessario eseguire l’anestesia generale, ed in pochi casi specifici quella locale. L’intervento si svolge tramite delle piccole incisioni che vengono effettuate all’interno del naso, e che ne permettono il modellamento.
Ogni modalità di incisione, prelevamento della cartilagine o abbassamento del dorso varia in base alla situazione del paziente. Ecco perché, anche in questo caso, sottolineiamo l’importanza di un appuntamento conoscitivo con il chirurgo.
Pro e contro dei due trattamenti
Come è possibile notare, queste due tecniche non hanno nulla in comune. Nel caso del rinofiller siamo di fronte ad una pratica molto meno incisiva e che non porta a risultati permanenti. Nel caso della rinoplastica invece, si tratta di una vera e propria operazione, il cui risultato finale non avrà modo di variare nel corso del tempo. Entrambi questi trattamenti si caratterizzano per una serie di vantaggi e svantaggi, che è opportuno tenere in considerazione:
Vantaggi e Svantaggi | Rinofiller | Rinoplastica |
Invasività del trattamento | Molto bassa | Elevata |
Sicurezza del materiale iniettato | Garantita al 100% | – |
Durata del trattamento | 15 minuti | Due ore |
Necessità di ripetere le sedute | Sì | No |
Durata dei risultati | Variabile in base all’obiettivo, ma mai permanenti | Permanenti |
Sintomi del post-trattamento | Di lieve entità (arrossamenti e gonfiori) | Dolore, gonfiore, ecchimosi |
Periodo di guarigione | Nessuno | Fino a 3 settimane |
Necessità di un appuntamento conoscitivo con il dottore | Sì | Sì |
Entità del cambio dell’estetica del naso | Contenuta | Elevata |
Costo del trattamento | Contenuto | Elevato |
Oltre ai pro e ai contro appena citati, queste due tecniche si differenziano soprattutto per il risultato che si desidera ottenere. Nel caso della rinoplastica, essendo un’operazione completa, non vi sono limiti al modellamento del naso, sia per ragioni estetiche sia per ragioni di diversa natura. Di conseguenza, in base alla condizione iniziale del paziente, il medico potrà consigliare il trattamento più idoneo, con il fine di raggiungere i risultati desiderati:
Rinofiller | Rinoplastica | |
Correzione del setto nasale | No | Sì |
Miglioramento delle vie respiratorie | No | Sì |
Modellamento della forma estetica | Sì | Sì |
Riduzione della gobba | Dipende dalla situazione del paziente | Sì |
Modifiche alla punta del naso | Sì | Sì |
Modellamento del naso storto o ricurvo | No | Sì |
I periodi di degenza messi a confronto
Come è possibile notare, si tratta di tue tecniche completamente diverse. Sia per quanto riguarda le modalità di esecuzione, sia per i risultati che conferiscono. Di conseguenza, anche il periodo di guarigione si discosta molto tra le due pratiche, che oltre a trattare l’area nasale, non hanno nulla in comune.
Rinofiller
Il rinofiller consente la ripresa immediata delle attività, in quanto i sintomi che si verificheranno sul viso sono associabili a degli arrossamenti e a leggeri gonfiori. Dopo il trattamento infatti, non sarà necessario coprire il naso o le zone trattate. Gli unici accorgimenti da tenere in considerazione sono: evitare l’esposizione solare o alle lampade UVA ed indossare gli occhiali. Per quanto riguarda le attività fisiche, queste potranno essere riprese dopo circa una settimana dalle micro-iniezioni.
Rinoplastica
Il periodo di degenza della rinoplastica invece, è leggermente più ostico. I primi sintomi che si verificheranno saranno edemi e possibili ecchimosi, che tenderanno a svanire nel corso della prima settimana. Dopo l’operazione il medico applicherà dei tamponi all’interno delle narici, che conferiscono una sensazione di fastidio durante la guarigione.
Nella maggior parte dei casi viene anche applicato un gesso sul dorso del naso, che dovrà essere mantenuto per i primi 15 giorni. Inoltre, è possibile che il medico applichi anche dei cerotti, utili per modificare le linee del naso. Durante i primi giorni è sconsigliato fare la doccia e bagnare l’area nasale, onde evitare l’insorgere di infezioni o infiammazioni.
Durante questo periodo il medico prescriverà degli antibiotici da prendere per rendere più confortevole il processo di guarigione. Anche in questo caso è sconsigliata l’esposizione a temperature elevate, poiché potrebbero aumentare il livello di ecchimosi sulla pelle.
Il primo controllo post-operatorio si effettua dopo una settimana, durante il quale il medico rimuoverà il gesso. Le altre visite di controllo si stabiliscono insieme al medico, con il fine di tenere sotto controllo il risultato ottenuto.
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