La tecnica PRP per il viso, Plasma Ricco di Piastrine.
Oggigiorno nel mondo della medicina estetica vi sono diversi trattamenti estetici che vengono applicati per il ringiovanimento dei tessuti dell’epidermide, consentendo al paziente di ottenere un risultato ottimale e duraturo nel corso del tempo. A differenza della chirurgia plastica, i trattamenti svolti dai medici estetici sono molto meno invasivi, evitando al paziente lo stress psicologico di sottoporsi ad una vera e propria operazione chirurgica.
In questo caso andremo ad approfondire la tecnica PRP nella zona del viso, conosciuta ai più anche come lifting del vampiro, che produce una rigenerazione dei tessuti attraverso una tecnica del tutto naturale e mini invasiva. In particolare verranno sfatati i miti che corrono intorno alle complicanze o agli effetti collaterali che potrebbero verificarsi dopo il trattamento, quasi del tutto nulli.
Cos’è la tecnica PRP per il viso
La tecnica PRP (Plasma Ricco di Piastrine) è un trattamento facente parte della medicina estetica che serve per la rigenerazione cellulare del derma, con un conseguente miglioramento salutare ed estetico della pelle del viso e del collo. L’aspetto rivoluzionario di questo trattamento non risiede semplicemente nella possibilità di attenuare i segni dell’invecchiamento presenti sul viso, ma quello di ringiovanire le cellule dal punto di vista fisiologico: la pelle infatti, non si limita a risultare più tonica, luminosa e compatta, ma lo diventa a tutti gli effetti dall’interno.
Grazie a questa tecnica, i fattori di crescita iniettati nel derma producono la stimolazione di nuovo collagene e di cellule nuove, rallentando il normale invecchiamento dei tessuti. La pelle del viso infatti, subisce una graduale perdita di collagene, idratazione e tonicità, presentando segni antiestetici come le rughe e le famose zampe di gallina. Andando a nutrire profondamente i tessuti però, la pelle acquista nuovamente il suo vigore e la sua bellezza, risultando più sana.
Questo trattamento dunque, può completamente definirsi anti-age, poiché gli inestetismi presenti sul viso vengono man mano quasi del tutto eliminati grazie all’elevata densità di fattori di crescita che vengono iniettati nel derma, superiore a più di 10 volte di quelli naturalmente presenti nell’organismo.
Come avviene la tecnica PRP per il viso
Il trattamento PRP avviene in regime ambulatoriale e senza anestesia, in quanto del tutto indolore e rapida, anche nella fase del post operatorio. Il paziente che decide di sottoporsi a questo tipo di trattamento infatti, vedrà un piccolo prelievo di sangue dalla zona interessata -circa 20 ml- ed una successiva serie di altrettanto piccole iniezioni contenenti il liquido arricchito.
Prima di parlare delle iniezioni finali però, rimane importante capire quale sia il processo tramite il quale il sangue prelevato venga scomposto ed arricchito di quegli elementi utili alla rigenerazione delle cellule. Appena dopo il prelievo di sangue infatti, questo viene centrifugato in modo da separare i globuli bianchi e i globuli rossi dal plasma, la parte liquida dove si trovano le piastrine.
La parte liquida sarà quella alla quale verrà aggiunta una dose di calcio gluconato, la sostanza che determina la rottura delle piastrine. Successivamente si procede con le infiltrazioni intradermiche nella zona interessata, che vede i fattori di crescita liberati dalle piastrine stesse. In questo modo il processo di ringiovanimento del tessuto epidermico ha inizio, anche se i risultati si vedono concretamente nel corso dei mesi successivi.
Infine, per far sì che il risultato sia efficace nel lungo termine, rimane necessario sottoporsi al trattamento a distanza di tre mesi, per poi passare ad una singola seduta ogni tre anni.
Gli effetti collaterali della tecnica PRP al viso
Nonostante la tecnica PRP sia innovativa e piuttosto utilizzata nel campo della medicina estetica, vi sono alcuni casi in cui è possibile interfacciarsi con alcune complicanze, di cui parleremo in questo paragrafo. Innanzitutto è importante sottolineare che nella maggior parte dei casi non si verificano problematiche legate a questo tipo di trattamento, in quanto il materiale utilizzato rimane quello del paziente stesso, semplicemente arricchito dei fattori di crescita.
Alcuni pazienti però, potrebbero andare incontro ad un gonfiore eccessivo nella zona trattata, vedendosi impossibilitati a riprendere le normali attività per quasi una decina di giorni. Successivamente al trattamento PRP è normale che si presentino dei piccoli ematomi nell’area dove sono state applicate le varie infiltrazioni, che tendono a scomparire pochi giorni dopo il trattamento.
In generale però, questi sono gli unici problemi ai quali si potrebbe andare incontro dopo essersi sottoposti al trattamento PRP: niente di grave e di pericoloso. Il gonfiore infatti, seppur eccessivo, tende a scomparire in un massimo di quindici giorni, tenendo a mente che si sta parlando di casi piuttosto rari.
Per aiutare il processo di guarigione, in ogni caso, vi sono alcune raccomandazioni da tenere in considerazione, come per esempio evitare il sollevamento di pesi eccessivi, evitare l’esposizione al sole, dormire sulla schiena ed evitare di bere alcolici. In ogni caso, qualora si verificassero delle condizioni ritenute anomale dal paziente, sarà sufficiente fare riferimento al dottore che ha eseguito il trattamento, che saprà dare le migliori indicazioni per il periodo di guarigione.
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