Terapia infusionale LivE Therapy
Tra le tante pratiche sviluppate per aiutare le persone a migliorare il proprio stato di benessere, compare anche la IV Therapy. Questa terapia, nota in alcuni paesi americani, viene spesso utilizzata anche da personaggi dello spettacolo.
Le motivazioni che portano un soggetto a sottoporsi a sedute con terapia endovenosa sono molteplici. Potrebbe trattarsi di un rafforzamento del sistema immunitario, di una riduzione dei segni dell’invecchiamento cutaneo o della purificazione del sangue dalle tossine.
Inoltre, in alcuni casi, la IV Therapy viene consigliata anche per combattere la depressione, il morbo di Parkinson e la fibromialgia. Ma, di che cosa si tratta, nello specifico? Nella guida di oggi scopriremo più da vicino questo trattamento, capendo come può risultare utile per la propria salute.
Il dott. Arturo Amoroso ha implementato e perfezionato questa nuovissima terapia dando vita alla LivE Therapy.
Cos’è la LivE Therapy?
Questa terapia, che in Italia non ha ancora fatto la sua comparsa ufficiale, consiste nell’immissione fisica di vitamine e minerali per via endovenosa. In altre parole, queste sostanze nutritive, estremamente importanti per il benessere dell’organismo, vengono immesse direttamente nel flusso sanguigno.
Questo modo di operare offre un numero maggiore di nutrienti al paziente, e al contempo evita i processi di digestione. Inoltre, un aspetto interessante, è che la soluzione liquida che viene iniettata in vena è realizzata con una formulazione specifica. In sostanza, la quantità di vitamine e minerali scelti, varia in base alla condizione del paziente.
Per esempio, qualora si desiderasse aumentare le proprie difese immunitarie, si prediligerà la Vitamina C e lo Zinco. Ad ogni modo, sia per quanto riguarda le vitamine, sia per quanto riguarda i minerali, non c’è limite di scelta. Trattandosi di elementi prodotti dall’organismo, questa pratica risulta estremamente sicura per il paziente. Questo, insieme a molti altri, è uno dei vantaggi che contraddistingue la LivE Therapy.
Come si svolge il trattamento
Per quanto riguarda la durata delle sedute, si parla di un minimo di 30 minuti ed un massimo di 90 minuti, in base alle necessità del paziente. La modalità con cui si svolgono è molto semplice, e soprattutto poco invasiva per il paziente.
Quest’ultimo infatti, non dovrà fare altro che accomodarsi su una poltrona ed attendere che la soluzione contenuta nella flebo termini di fare il suo corso. Durante le sedute non è richiesto nessun tipo di anestesia o di preparazione al trattamento, al termine del quale si può tornare nell’immediato alla propria quotidianità.
Nel corso della seduta il paziente potrà svolgere attività come la lettura di un libro, ascoltare la musica o guardare la televisione. Questo, in base ai confort offerti dalla clinica. Infine, al momento, per quanto riguarda il costo di una seduta, il range è molto variabile: da 500 € ai 1000 €.
Funziona davvero?
Se da una parte potrebbe sembrare di essere di fronte ad un trattamento del tutto nuovo, dall’altra è da ammettere che questa terapia è stata utilizzata da sempre nel mondo della medicina. Per esempio, in circostanze specifiche, per idratare o somministrare nutrienti essenziali ai pazienti in ospedale. Inoltre, la carenza di sostanze come la vitamina B12 ed il ferro, viene spesso trattata in ospedale con flebo sotto controllo medico.
Tuttavia, al momento, la comunità scientifica sta ancora raccogliendo evidenze. Per il momento, i risultati ottenuti con la LivE Therapy possono definirsi altamente positivi. Nel corso dei prossimi anni saremo felici di poter raccogliere gli studi effettuati che verranno pubblicati, e di aggiornare di conseguenza la nostra guida.
Rischi e limitazioni: quando sottoporsi al trattamento
Anche quando si tratta di vitamine e minerali è necessario fare le dovute considerazioni. Per alcuni pazienti infatti, l’assunzione di queste sostanze per via endovenosa potrebbe portare a complicazioni. Parliamo di persone che soffrono di problemi ai reni, patologie cardiache o della pressione sanguigna.
Nel caso dell’insufficienza renale, per esempio, la LivE Therapy è sconsigliata poiché il corpo non è in grado di eliminare rapidamente determinati minerali. Per quanto riguarda le altre due patologie, ovvero quella cardiaca e della pressione sanguigna, la terapia vitaminica per vita endovenosa costituisce un rischio non indifferente.
Questa infatti, potrebbe portare ad un sovraccarico di liquidi senza un monitoraggio in linea con il trattamento. Le conseguenze di questa situazione potrebbero consistere nella compromissione della funzione intestinale e di quella cardiaca. In questi casi, coloro che convivono con queste patologie, dovranno farsi consigliare dal proprio medico, senza prendere iniziative in merito.
Le persone che invece non sono soggette a problematiche di questo genere, non possono in alcun modo riscontrare effetti indesiderati o collaterali. Inoltre, è da tenere in considerazione che il quantitativo di vitamine e minerali da somministrare è una decisione presa direttamente dal medico. Ad ogni modo, dopo aver eseguito la seduta, è consigliabile tenersi in contatto con il dottore per seguire passo per passo i miglioramenti ottenuti.
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